Molti dei moderni letti a castello sotto la rete del letto inferiore possono ospitare un ulteriore posto letto.

Il letto a castello rappresenta indubbiamente la soluzione più ovvia e scontata al problema di dover allestire un'unica camera per due (o più) ragazzi, specie se i metri quadri a disposizione non sono molti, oppure la forma della stanza non è particolarmente congeniale, per cui non vi è alcuna possibilità di riuscire a trovar posto per due letti singoli entrambi “a terra”; in questo modo infatti si sfrutta l’altezza del locale e, nello spazio che normalmente in pianta occupa un unico letto, se ne posizionano due!

Il letto a castello, piace sempre ai bambini ed ai ragazzi (un po’ meno alle mamme che devono arrampicarsi per rifare il letto e cambiare le lenzuola!), in particolar modo quello più alto è sempre il più ambito, tanto che sicuramente tra fratelli ci sarà sempre un assalto per aggiudicarsi la conquista della zona alta del castello!

Letti a castello

Un tempo i letti a castello rappresentavano un po’ una soluzione di ripiego, quasi si trattasse dell’ultima spiaggia per poter avere un posto letto in più, tanto che venivano impiegati per lo più nelle seconde case (al mare o in montagna dove fa sempre comodo avere posti letto aggiuntivi ma lo spazio a disposizione scarseggia), oppure nelle colonie o ancora nelle case delle persone meno abbienti, quelle che non potevano permettersi una stanza dedicata a ciascun figlio. Oggi invece, praticamente in tutte le case moderne, è sempre più raro disporre di una camera per ogni bambino, tanto che spesso in una stanza da letto trovano posto anche tre letti e proprio per questo motivo, per venire incontro all’esigenza sempre più pressante di contenere gli spazi, il letto a castello è diventato di gran moda, anche se nella maggior parte dei casi non si tratta più dei modelli semplici ed essenziali di una volta, con struttura in ferro o addirittura in metallo, ma di veri e propri “castelli” da favola. Ad onor del vero va detto anche che negli ultimi anni architetti d’interni ed interior design, proprio partendo dall’idea del letto a castello, hanno studiato tantissime soluzioni divertenti ed alternative capaci di svilupparsi su più livelli in modo tale da sfruttare l’idea di avere uno spazio vivibIle in “quota”, ma ciò non toglie che ancora oggi il classico letto a castello sia ancora un articolo vendutissimo, specie nelle sue varianti più colorate e con scale particolari, il tutto arricchito da simpatici dettagli e decorazioni.

I letti a castello oggi come oggi si può dire che sia siano rifatti il look, il concetto è sempre il medesimo: due letti sovrapposti, una scala per arrampicarsi su quello superiore e delle protezioni laterali che facciano sì che ci occupa la posizione più alta non rischi di cadere e di farsi male, ma ognuno di questi elementi nel tempo ha subito delle modifiche per adattarsi alle mode ed alle esigenze! Le innovazioni partono senza dubbio dai materiali impiegati, sempre più robusti e sicuri, trattati con vernici atossiche, utilizzando tinte accese; ma differente è proprio l’impatto visivo che fa apparire i nuovi modelli davvero irresistibili! Anche dal punto di vista della praticità e della sicurezza negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante: innanzitutto in molti modelli la classica scaletta a pioli (un po’ pericolosa) per accedere alla parte alta è stata sostituita da più comode e sicure scale a gradoni in legno che possono essere collocate di fianco ai letti, oppure, se si ha maggior spazio a disposizione, possono partire lateralmente e poi proseguire dietro alla struttura del castello in modo tale che si acceda in piano anche al letto superiore tramite una pedana, che può anche ospitare un comodino e consente di cambiare la biancheria o rifare il letto in tutta comodità (ovviamente in questi casi bisogna disporre almeno di 35-50 cm in più di fianco e/o dietro il letto!).

Letti a castello

In questi casi poi la scala e la pedana si rivelano elementi utilissimi non solo perché diventano degli spazi gioco per i più piccini, che possono salirvi in tutta tranquillità senza correre pericoli, ma proprio perché i metri quadri occupati non vanno in alcun modo persi: ogni gradone si apre e diventa un preziosissimo contenitore, ampio e profondo dove poter riporre qualsiasi cosa si desideri (dalle scarpe, alle bambole, alle costruzioni e quant’altro…).

Altro inconveniente dei letti a castello è, come già ricordato, proprio la difficoltà delle mamme di dover accedere alla parte superiore per rifare il letto: nessun problema perché i produttori di camerette hanno pensato anche a questo, tanto che oggi esistono diverse soluzioni capaci di facilitare anche questa che un tempo pareva quasi una missione impossibile! La ditta italiana Moretti Compact (www.moretticompact.com), ad esempio, ha ideato un pratico e sicuro sistema che, direttamente da terra, permette di estrarre il letto superiore, in modo tale da abbassarlo e reclinarlo così che si possa facilmente raggiungere ogni lato del materasso e poi una volta rifatto il letto questo torni al suo posto. Altrimenti se la soluzione che preferiamo è quella dei gradoni, ma lo spazio a disposizione proprio non ce la consente, c’è anche la possibilitàdi realizzare il letto superiore in modo tale che sia totalmente scorrevole; in questo modo quando non c’è necessità di accedervi sarà posizionato contro il muro, esattamente sopra quello sottostante, occupando il minor spazio possibile, mentre nel momento in cui vi è la necessità di salirvi potrà avanzare verso il centro della stanza, svelando una pedana nascosta (oppure una pedana e dei gradoni). Soluzioni di questo tipo sonocomuni a molte ditte come la già citata Moretti Compact, ma anche Doimo (www.doimocityline.com) o il Mobilificio Fogliense (www.fogliense.it).

Letti a castello

L’originalità delle strutture così come le particolarità e le ricercatezze nei dettagli sono davvero infinite, ogni marchio ha le sue peculiarità che lo contraddistinguono e senza dubbio nel vasto panorama d’offerte ogni bambino troverà il letto a castello dei suoi sogni. L’azienda italiana Dearkids (www.dearkids.it), ad esempio, ha creato delle proposte davvero insolite per le sponde del letto superiore che possono addirittura essere forgiate con il nome dell’occupate o in alternativa ricalcare le fattezze di animali, fiori, giocattoli o altri oggetti, il tutto chiaramente nella tonalità che ciascuno preferisce.Di diverso tipo, ma davvero molto bello ed essenziale Bunky, il modello modulare e mobile di letto a castello prodotto proprio nel 2011 da Magis, nato dalla mente del designer Marc Newson, perfetto sia per dormire che per i momenti di gioco: si tratta infatti di una struttura scomponibile in quattro parti, tutte realizzate in polietilene rotazionale stampato, con superfici lisce, colorate e dagli spigoli arrotondati. Solido, sicuro e divertente, si può scomporre con pochi gesti, in modo tale da potersi anche trasformare in due letti singoli inoltre è assolutamente robusto, sicuro e facilmente pulibile.

Per concludere questa panoramica dei letti a castello non si possono non citare tutte quelle soluzioni davvero salva spazio, adatte a camere davvero minimal, oppure a stanze che vanno divise in più di due bambini e/o ragazzi o ancora da posizionarsi non per forza in camera, ma piuttosto in un angolo dl living, come letti in più, magari per una casa di vacanza. Si tratta in questi casi di strutture dall’impatto visivo minimo, dove i letti di giorno (o comunque quando non servono) scompaiono, per lasciarposto ad altre funzioni e si trasformano in pannelli a muro, che occupano uno spessore davvero limitato di circa 30-40 cm, di questo tipo ad esempio il modello Lollipop di Clei (www.clei.it).

Letti a castello

Bisogna infine ricordare che comunque, per chi ne avesse la necessità, molti dei moderni letti a castello sotto la rete del letto inferiore, invece di avere dei cassettoni, possono ospitare un ulteriore posto letto, estraibile nel momento del bisogno, quando magari un amichetto dei nostri figli vuole fermarsi a dormire!

Immagini: www.dearkids.it e www.doimocityline.com

Sara Raggi

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