Comprare un divano letto non è mai un impresa semplice: duplice è l’uso e doppie sono le implicazioni e le valutazioni da fare per evitare di fare un acquisto sbagliato.

Divano letto estraibile

Il sistema di apertura

La primissima cosa da valutare quando ci si accinge ad acquistare un divano letto è il tipo di sistema di apertura e chiusura che lo caratterizza, soprattutto nel caso in cui si preveda un utilizzo quotidiano dello stesso, perché questo dovrà risultare semplice, maneggevole ed al contempo affidabile ed in grado di durare nel tempo.

È importantissimo provare sempre di persona il meccanismo d’apertura prima di prendere una decisione definitiva, quindi non fatevi scrupoli a chiedere al negoziante di farvi vedere il prodotto chiuso ed aperto e di poter effettuare voi stessi l’operazione, perché non è detto che ciò che sembra semplice e banale se fatto da qualcun’altro (peraltro abituato ad effettuare quell’operazione!) risulti tale anche per noi!

Le modalità d’apertura si un letto “nascosto” al’interno di un divano sono essenzialmente 4, delle quali solo una però, la prima che ora andremo a trattare, è veramente consigliabile per un impiego frequente. L’apertura classica infatti prevede che il letto abbia una struttura propria, ovvero un suo materasso ed una rete (o delle doghe) che sono indipendenti dal divano e si chiudono, ripiegandosi in tre parti, al di sotto della seduta dello stesso, per cui è di certo la soluzione più comoda ed ergonomica per dormire, perchè consente di scegliere tra diverse tipologie di materassi e di supporti, in base alle esigenze del singolo ed in definitiva si tratta dell’unica soluzione davvero indicata per un monolocale!

Anche di questo tipo di elementi però ve ne sono diverse varianti: in molti casi per aprire il letto è necessario togliere i cuscini della seduta del divano, in altri casi bisogna levare anche quelli che fungono da schienale, ma nei modelli più funzionali lo schienale rimarrà al suo posto ed anche la seduta rimarrà attaccata alla struttura del letto finendo sotto lo stesso: per cui valutate bene la cosa, non solo in termini di tempo necessario, ma tenete anche presente che ad ogni cuscino levato dovrete poi trovare una collocazione consona!

Alcuni divani di questo tipo consentono di essere richiusi con il letto rifatto (ovviamente non con un piumone, ma con lenzuola ed eventualmente anche una coperta o una trapuntina leggera questo sì!) ed altri no: chiaramente meglio propendere per quelli del primo tipo! Vi sono poi modelli in cui tra struttura del divano e “testata del letto” rimane molto spazio per cui è necessario inserirvi dei cuscini, banalmente quelli rimossi dal divano, per evitare spiacevoli incidenti durante il sonno (come quello di ritrovarsi il guanciale a terra!) ed altri invece dove lo schienale rimane attaccato al letto fungendo da morbido appoggio: per cui le variabili sono davvero molte ed ognuna andrà attentamente valutata!

L’apertura cosiddetta a fisarmonica è invece quella in cui l’intera struttura del letto si ripiega in tre parti uguali di cui una resta orizzontale a fare da seduta al divano mentre le altre due si piegano a formare lo schienale: in questo caso il divano è molto semplice, lineare e di dimensioni standard (vincolate a quelle del letto) ed ovviamente non può disporre di braccioli: il materasso e l’imbottitura del divano coincidono ed inevitabilmente per questo motivo l’utilizzo differente delle varie parti dello stesso, specie con il passare del tempo, non contribuirà a rendere il tutto confortevole!

Le stesse considerazioni valgono anche per i divani letto con apertura a libro, dove il letto è suddiviso in due parti, che altro non sono che la seduta e lo schienale del divano, che attraverso un meccanismo basculante si posizionano orizzontali. Entrambe le soluzioni, pur essendo pratiche e non particolarmente costose sono sconsigliabili per un impiego quotidiano!

Infine nei divani letto con apertura cosiddetta a cassetto, vi è invece uno scompartimento al di sotto della seduta da cui si estrae una rete, che viene poi unita alla seduta stessa a formare il piano del letto: in genere si tratta di prodotti piuttosto economici, ma chiaramente ogni volta il letto va disfatto completamente e anche una volta fatto resterà sempre “un buco”, o nella migliore delle ipotesi un avvallamento, a separare i due posti letto creatisi, per cui è di certo un’opzione da scartare qualora il letto vada utilizzato piuttosto di frequente.

Sara Raggi

Ti è piaciuto l'articolo o hai dei suggerimenti da fare?

comments powered by Disqus